martedì 11 agosto 2015

Paesaggio interiore

Scrivere è come fare un viaggio interiore, si parte in sordina, quasi con inconsapevolezza, poi, man mano che si procede nella scrittura si scoprono paesaggi e persone che erano in un angolo della nostra mente e che riemergono più vivi che mai.
Erano lì in attesa di poter finalmente respirare e vivere tra le pagine del tuo libro. 
Così ti lasci travolgere dalla loro esistenza come da un torrente in piena.
Ti riconosci nella loro forza, nella loro energia e nel loro amore. 
Ti innamori, ti emozioni, soffri e piangi con loro.
Segui il loro percorso di crescita e quasi non sai più cosa è vero e cosa è inventato.
È molto bello lasciarsi trasportare da loro perché i tuoi personaggi sono la tua libera scelta creativa.
Essi esistono perché li hai scelti, e anche tu esisti grazie a loro.
Spesso ci chiediamo perché scriviamo, a dire il vero io non me lo chiedo mai, so solo che è una parte di me e non posso farne a meno, c'è e basta. 
Però se dovessi dare una risposta sarebbe questa: esserci, magari dare voce a qualcuno che non c'è più o che non può parlare. 
Trasmettere un'emozione o semplicemente un pensiero e lasciarlo volare libero a disposizione di chi vorrà raccoglierlo.

Vola solo chi osa farlo. Luis Sepulveda.

4 commenti:

Marina ha detto...

Osare giova alla salute fisica e mentale. Dunque io spiego le ali e vado! :)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Spiega le ali, volare è sempre fantastico. ;-)

Grazia Gironella ha detto...

Si vola davvero! E la sensazione è proprio quella che descrivi. Che bello viverla in compagnia. :)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Ma che bello sapere di non essere soli! che meraviglia ;-)